Lavorare al computer senza perderci gli occhi – Con queste quattro misure potete prevenire dolori e bruciori agli occhi

I nostri occhi sono estremamente complessi e preziosi, ma anche sensibili e vulnerabili. Per questo, soprattutto quando si lavora al computer, è bene fare attenzione. E investire cinque minuti per analizzare la propria postazione di lavoro. Perché se la luminosità dello schermo e le luci dell’ufficio sono ben regolate, è possibile evitare gli effetti collaterali degli occhi affaticati.

Bruciore o arrossamento oculare, stanchezza e mal di testa: sono sintomi frequenti che affliggono gli impiegati con posti di lavoro al computer e riconducibili all’eccessivo affaticamento degli occhi dovuto, per esempio, a condizioni di scarsa illuminazione. Nella frenetica quotidianità dell’ufficio, è facile dimenticare che una breve pausa o uno sguardo fuori dalla finestra possono alleviare la vista e fare miracoli.

Nella pianificazione dell’ufficio e nella disposizione della propria postazione di lavoro, le esigenze degli occhi andrebbero considerate. Qui trovate una raccolta di utili consigli per contrastare le cause degli occhi affaticati:

1/ Lampade da ufficio regolabili individualmente

La nostra pupilla funziona come il diaframma della macchina fotografica. Negli ambienti poco illuminati si apre, per far passare più luce attraverso l’obiettivo. Negli ambienti molto illuminati si chiude. Il fabbisogno di luce è individuale e varia con l’età. A partire indicativamente dai 45 anni, il bisogno di luce è maggiore rispetto agli anni giovanili.
Negli uffici a età variabile, questo aspetto può generare conflitti. Per alcuni è troppo chiaro, per altri troppo scuro. Qui possono venirci in aiuto le lampade da ufficio regolabili individualmente per ogni postazione di lavoro. Inoltre, al computer è possibile adeguare manualmente la luminosità dello schermo.

Come si presenta la disposizione della vostra postazione di lavoro?

Oltre alle condizioni di illuminazione, anche microclima, insonorizzazione e vie di fuga sono importanti per un ambiente di lavoro sano e sicuro. Scoprite ciò che conta nel Box CFSL al capitolo «Pianificazione dell’ufficio».

2/ Fare attenzione al rapporto fra la luminosità dello schermo e dell’ambiente

Nella disposizione dell’ufficio occorre fare attenzione, perché l’ambiente più prossimo dovrebbe essere al massimo tre volte più chiaro o più scuro dello schermo. Ecco allora che, per esempio, i tavoli di colore bianco candido sono generalmente troppo chiari per una postazione di lavoro al computer, mentre quelli di colore nero sono troppo scuri. Evitate anche le superfici riflettenti, poiché sono causa di fastidiosi abbagliamenti.

Il contrasto con l’ambiente meno prossimo ha invece un rapporto di 1:10. Ciò significa che se si distoglie lo sguardo dallo schermo per guardare nella stanza o fuori dalla finestra, tale ambiente non dovrebbe risultare dieci volte più chiaro dello schermo. Le differenze di luminosità estreme rappresentano una grande sollecitazione per il nostro diaframma: la pupilla. Le tende lamellari verticali di colore bianco che spesso si vedono negli uffici andrebbero perciò utilizzate con riserva per le postazioni di lavoro al computer: se dall’esterno entra una luce molto forte, la riflettono in modo troppo intenso.

3/ Occhiali adattati per lavorare al computer

Se si distoglie lo sguardo dallo schermo per guardare fuori dalla finestra, si attiva la seconda importante funzione dell’occhio: la messa a fuoco. Questa avviene grazie al cristallino collocato dietro la pupilla. Anche qui, l’età gioca un suo ruolo, perché l’elasticità del cristallino si riduce con il passare degli anni. Più invecchiamo, più ci risulta difficile mettere a fuoco. Il problema è noto anche ai portatori di occhiali con lenti multifocali. Poiché il campo visivo da vicino è collocato nella parte inferiore dell’occhiale, lavorando al computer sono costretti a piegare il capo all’indietro per vedere meglio, con la potenziale conseguenza di accusare dolori alla nuca, alla schiena e alla testa, così come tensioni muscolari.

Possono essere d’aiuto occhiali appositamente realizzati per chi ha una postazione di lavoro al computer, nei quali il campo visivo da vicino è ampliato e adattato dall’ottico alle esigenze individuali.

4/ Direzione dello sguardo ergonomica

Anche disporre correttamente lo schermo influisce sulla salute e sulla nostra muscolatura della nuca e della schiena. Ma ciò che molti non sanno è che la direzione naturale dello sguardo non è diritta, ovvero proiettata orizzontalmente all’altezza degli occhi, ma rivolta leggermente verso il basso. In questa posizione, i muscoli della nuca sono decisamente meno sovraccarichi e più rilassati che non guardando diritto o verso l’alto. Lo sguardo leggermente abbassato consente di prevenire le tensioni alla nuca e alle spalle così come i mal di testa.

Uno sguardo al proprio schermo rivela subito se si trova nella giusta posizione: la distanza dalla testa dovrebbe essere all’incirca della lunghezza di un braccio, mentre il bordo superiore dello schermo dovrebbe trovarsi alla distanza di circa un palmo sotto i vostri occhi.

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Brevi sequenze video mostrano nei sette capitoli del Box CFSL come provvedere a maggiore sicurezza e salute in ufficio e a cosa sia necessario prestare attenzione. 

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